SOMMARIO:
La Velocità di esecuzione di un gesto motorio e legato a fasi di realizzazione:
– Fase di reazione allo stimolo,
– Fase di accelerazione,
– Fase di rapidità massima,
– Fase di calo della rapidità e conseguente Resistenza alla rapidità.
La Velocità dipende dal sistema nervoso e dalla composizione muscolare e come la Rapidità è poco allenabile, se non negli aspetti legati all'aspetto biochimico, coordinativo e della forza.
Si possono individuare tre fattori fondamentali per lo sviluppo della velocità:
– il tempo di latenza della reazione motoria,
– la rapidità del singolo movimento,
– la frequenza dei movimenti.
Questi tre fattori sono indipendenti ( Si può essere molto reattivi ma non avere una buona rapidità di esecuzione, o non essere in grado di mantenere un ritmo elevato.
Nella fase di reazione allo stimolo il TEMPO DI LATENZA gioca un ruolo importante. Esso è il periodo di tempo che passa tra lo stimolo e l'azione; avviene in questa successione: gli organi di senso vengono stimolati ( gli stimoli possono avere natura diversa secondo la situazione in cui ci troviamo); poi lo stimolo viene trasmesso al sistema nervoso centrale, che lo trasmette alla rete nervosa per elaborare la risposta ; il trasporto della risposta e l'attivazione del muscolo per la produzione del movimento conclude le fasi del tempo di latenza. Il momento più lungo in questo processo è dato da periodo in cui lo stimolo viene analizzato dal sistema nervoso, che deve in primo luogo riconoscere il segnale che arriva dagli organi di senso, (questa è la parte migliorabile col fattore esperienza): Successivamente una volta elaborato e trovato la soluzione ottimale tra le tante, invia lo stimolo.
FASE DI ACCELERAZIONE: è la capacità di incrementare progressivamente il gesto tecnico nel tempo e nello spazio. Questo fattore dipende dalla forza muscolare, dalla resistenza all'affaticamento, e dall'apprendimento tecnico ; risulta quindi evidente come sia una fase sicuramente migliorabile con l'allenamento.
FASE DI MASSIMA RAPIDITÀ o Rapidità di Frequenza : capacità di ripetere lo stesso gesto con la stessa frequenza. Dipende dalla frequenza degli stimoli, dall'apprendimento tecnico, dall'elasticità muscolare e dalla resistenza all'affaticamento.
In breve in una corsa veloce dovremo reagire prontamente ad uno stimolo, contrarre repentinamente i muscoli, accelerare il gesto fino alla massima escursione e mantenere il gesto massimo per il tempo necessario. Negli sport di combattimento di confronto e nei giochi sportivi la rapidità di reazione riveste un ruolo importante.
VELOCITÀ DI CONTRAZIONE DEL SISTEMA MUSCOLARE
Abbiamo visto anche in articoli precedenti che il muscolo è formato da tre tipi di fibre, bianche, rosse e intermedie ; i tipi di fibre maggiormente implicate nell'espressione di massima velocità sono le fibre bianche, che posseggono la struttura biochimica più adatta: Le fibre a contrazione rapida (bianche di tipo II o FT) intervengono nelle azioni muscolari veloci e intense ; al loro interno troviamo un'elevata concentrazione degli enzimi predisposti al metabolismo anaerobico alattacido ; inoltre hanno la caratteristica di essere innervati da motoneuroni molto grandi specializzati nella trasmissione veloce degli impulsi. Di contro posseggono una concentrazione bassa del letto capillare e quindi una ridotta capacità di contenuto di emoglobina ed enzimi ossidativi, ma la velocità di contrazione e la forza sviluppata sono da due a tre volte superiori alle altre. Sappiamo anche che il muscolo è dotato di fibre intermedie, una sorta di passaggio tra le fibre veloci e le fibre rosse. Queste sono stimolabili, attraverso allenamenti specifici a transitare in un verso o nell'altro.
METABOLISMO ENERGETICO: Il meccanismo energetico che influenza maggiormente la velocità è quello anaerobico alattacido ( che sfrutta l'ATP -adenosintrifosfato e il CP – creatin- fosfato meccanismi molto potenti ma di breve durata, che diventano quindi fattori limitanti della prestazione e che devono quindi essere allenati.
COME MIGLIORARE LA VELOCITÀ
La velocità inizia a svilupparsi in tenera età, tra 1 e 6 anni a livello di frequenza, mentre tra i 9 e gli 11 comincia ad essere condizionata dai parametri di forza veloce. Il periodo che precede la pubertà è il periodo in cui è possibile accrescere a livello muscolare le riserve energetiche (fosfati). Abbiamo visto che la Velocità è una qualità complessa che dipende anche da altri fattori quali la mobilità, la forza, la resistenza : allenando questi aspetti si migliora dunque indirettamente anche la velocità. Inoltre la ripetizione del gesto tecnico abituano a sviluppare la concentrazione e a migliorare la coordinazione rendendo meno dispendiosi i movimenti.
L'allenamento specifico deve comprendere esecuzione di esercizi brevi (8/10 secondi), alla massima velocità e con recuperi lunghi, cercando di riproporre nello specifico gesti che si verificano nella gara. Per il miglioramento della velocità è importante che ci siano condizioni di freschezza sia per l'ottimale reclutamento neuromuscolare, che per l'esecuzione corretta del gesto. Inoltre è molto importante variare i mezzi, in quanto facilmente la standardizzazione delle esercitazioni e delle intensità portano un adattamento che si rivela fattore limitante per la prestazione in gara. Anche per i giochi sportivi o gli sport di combattimento valgono gli stessi principi della variabilità delle situazioni, soprattutto in considerazione delle situazioni gioco che possono presentare molte variabili. Alla comune attività relativa all'aspetto fisiologico è importante prevedere esercitazioni di situazione
La Velocità è la capacità meno migliorabile (solo fino al 20%) Fattori migliorabili nell'allenamento della velocità sono le capacità neuromuscolari di contrazione rapida, le capacità tecniche specifiche, le espressioni di forza veloce ( intesi come capacità di reclutamento, delle fibre e dei processi biochimici), Chi nasce asino non diventerà mai un cavallo... al massimo un asino veloce.
Stefano Della Valle
Bibliografia
JurgenWeinech: l'allenamento ottimale.
Manfred Grosser -Hans Ehlenz, Elke Zimmermann, M.T.Cerri :il culturismo per tutti.
mypersonaltrainer.it.
Più che sportivo Le basi della scienza motoria – G. D'Anna.